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– LA PARTE MIGLIORE DI TE –

Lei non muore mai, ma solo apparentemente si nasconde.
Rimane vigile sotto il peso del tuo vissuto, non chiede di tornare alla luce e seppure a volte appare sciocca e ingenua, sa che non sei pronta e silenziosamente “aspetta”.
Ti ascolta dalle pieghe più profonde dell’anima, colorandosi di ricordi che non si rassegna a lasciar andare.
Rimane calma perché sa di appartenerti ed è certa che mai la lascerai morire completamente. Non ti rinfaccerà di averla nascosta e dimenticata, sente ciò che vivi, ciò che provi…
Non sembra, ma è accanto a te quando attraversi il tuo “Inferno”, ti tiene la mano quando precipiti, combatte al tuo fianco le tue guerre interiori e ti scuote quando sente che stai per mollare.
Poi un giorno…
Tutto si spegne, la tempesta si paca, i pensieri si fanno silenzio e la guerriera che è in te depone finalmente le armi.
Sarà quello il momento in cui la sentirai rinascere.
Comincerà a risalire dalle profondità dell’anima e tornerà a scorrerti nelle vene, sotto pelle, fin dentro le ossa.
Avrà perso sicuramente qualcosa anche lei in questa guerra, ma avrà sicuramente conquistato medaglie che in pochi possono permettersi di indossare.
LEI! LA PARTE MIGLIORE DI TE…
Quella parte che spesso hai donato e sprecato e che adesso è tornata dicendoti: “Nessuno oserà separarci ancora”!

𝑺𝒊𝒍𝒗𝒊𝒂 𝑵𝒆𝒍𝒍𝒊 ©

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Un viaggio incredibile.
Qualcosa che resta sotto pelle, impresso nella mente… Capace di scorrerti in eterno nelle vene.
Un viaggio fatto di grandi rinunce che diventeranno la strada verso occasioni migliori.
Tra omissioni e parole vomitate senza freni.
Lacrime, dolori e sacrifici come unica strada verso il sorriso, la serenità, la conquista.
Un inferno dentro il quale sei arrivata a perdere tutto per poter ritrovare te stessa e tornare alla luce.
Un viaggio iniziato inconsciamente…
Le spaventose salite ti hanno bruscamente aperto gli occhi, costringendoti a guardare in faccia quel vuoto che ti portavi dentro. Le ripetute cadute hanno fatto riaffiorare dolori che credevi dimenticati. Pioggia e vento ti hanno travolta, senza concederti mai una tregua e trascinata via dalla corrente, hai perso l’orientamento.
Dentro a quella tempesta, ti sei quasi arresa, abbandonandoti al tuo destino in attesa della fine…
Hai chiuso gli occhi… Un attimo, solo un attimo…
Tra le lacrime ti sei ricordata bambina.
Una bambina amata dentro l’abbraccio di sua mamma, al sicuro per mano al suo papà, dispettosa, felice e spensierata con suo fratello. Hai sorvolato con la mente i tempi della scuola e le risate con i compagni, fino a rivedere nei tuoi occhi quella luce e quell’energia che non ti abbandonava mai. Hai riabbracciato i tuoi amici e hai sorriso nel vederti correre con loro verso il domani… Invincibile e inarrestabile.
“Ne vale la pena”!? Ti sei domandata.
“Veramente quella “me” non c’è più”!? Ti sei chiesta.
Un attimo… E’ stato solo un attimo, ma è bastato a far scattare in te quel qualcosa che ha spinto la tua mano fuori dalla tempesta e con disperazione, si è aggrappata alla poca forza che aveva.
Hai assaporato la fine e il suo sapore disgustoso, ma in quell’attimo hai ricordato il sapore della libertà, la pace della serenità, il profumo dell’aria e la bellezza della luce.
Sei tornata ad osservare le piccole cose: la bellezza di un tramonto, la maestosità del mare, il rumore del vento e quanto sia prezioso e talvolta amico il silenzio della notte.
Hai apprezzato la solitudine, facendo di essa qualcosa di unico, perché non si è mai soli se si sta bene con se stessi. Hai guardato chi ormai si era allontanato dalla tua vita e sorridendo hai detto loro : “Grazie”. Hai capito finalmente che non tutti sono degni di restare.
Sei corsa incontro a coloro che erano invece rimasti lì e senza alcun ripensamento, hanno aspettato sperando di vederti tornare. Hai amato e ringraziato Dio nel vedere i loro volti indossare un sorriso sincero e i loro occhi brillare di gioia nello scoprire che non ti avevano persa. Hai abbracciato di nuovo tua mamma e hai stretto la mano di tuo padre più forte che mai. Hai guardato tuo fratello negli occhi e hai capito che vicini o lontani sarà sempre uno dei tuoi punti fermi.
Hai chiuso di nuovo gli occhi e guardandoti dentro, hai visto che quel vuoto non c’era più… Hai sorriso e lasciato che una lacrima colma di emozioni, scivolasse libera mentre le braccia si alzavano verso il cielo in segno di vittoria.
Adesso lo sai…
“LA VITA E’ UN VIAGGIO INCREDIBILE”!

– DIVENTARE ADULTI –

Dentro ogni vita c’è un percorso scritto che solo chi lo ha vissuto e percorso conosce. Il mio percorso non è stato sicuramente facile e nemmeno in discesa, ma posso assicurare che è stato redditizio per la mia anima e la mia personalità. Un percorso degno della crescita interiore che ho raggiunto. Ho sopportato, ingoiato e superato delusioni, cattiverie e sconfitte. Da esse ho ottenuto come bonus le armi migliori per proseguire… esperienza, sesto senso e saggezza. Ho decifrato comportamenti, parole e atteggiamenti. Da essi ho elaborato le sfaccettature delle personalità nelle quali avrei potuto imbattermi ed ho imparato a rapportarmi ad esse. Ho ascoltato vite, segreti, confidenze e lamentele. Un grande insegnamento anche la vita e i percorsi altrui. La mia anima ne ha fatto tesoro, perché anche dal peggio, dal poco e dal superfluo c’è sempre qualcosa di buono da imparare per far crescere noi stessi. Ho rincorso, aspettato, sperato e supplicato. Gesti e azioni da non ripetere mai più nella vita. E’ stato proprio quello il momento in cui ho cominciato a camminare voltando le spalle verso coloro che si credevano Dio e non erano nemmeno degni di fare il Chierichetto. Ho imparato a non mostrare il mio vero volto a chi ha saputo sempre e solo mostrarmi la faccia che più gli conveniva al momento. Ho anche vinto, ottenuto i miei traguardi e avuto le mie soddisfazioni. Loro mi hanno fatto assaporare quanto bello sia il sapore di una gioia dopo l’amaro di mille delusioni. Sono una Donna di 44 anni ormai e mi sento tremendamente “Dura” con il mondo e con me stessa. Cambiata fino alle radici dell’anima da un percorso non facile e pieno di spine. Una donna che non ci sta più a raccogliere i suoi cocci, figuriamoci quelli altrui. Una donna che non fa più la crocerossina a nessuno, che non vuole più salvare nessuno e tanto meno vuole salvare il mondo, purtroppo il tempo che ho a disposizione mi basta solo per cercare di salvare me stessa da quella parte di mondo che a volte tenta di divorarti anche la dignità. Oggi non vanto niente se non la mia esperienza. Un’esperienza di crescita interiore di cui vado fiera. Attaccata molto spesso per i suoi muri, per la durezza che traspare. Indecifrabile e spesso non raggiungibile. Pronta a difendersi con le unghie e con i denti. Spesso come un cane inferocito ribalto persone, fatti e situazioni se non li trovo corretti. Sono una che si incazza se ferita, tradita e soprattutto se si sente presa per il culo. La donna che sono è una di quelle donne con cui non puoi giocare, ma che sa come si gioca e se la provochi saprà mostrartelo a dovere. Definita forte, una che non crolla, che è pronta a tutto. Sì, sono una donna di quelle pronte a tutto, una donna forte, ma non una di quelle che non crolla. Anzi… Ho lasciato pezzi di me nei cuori di gente che non meritava nemmeno di conoscermi. Ho lasciato parole su messaggi mai letti. Ho lasciato il buono di me a piccole dosi dentro le ferite che mi sono state inflitte. Crollo! Si, crollo anch’io come ogni essere umano, ma ho imparato che da una sconfitta si può rinascere in modo meraviglioso. Oggi vivo quasi per me stessa e per quelle poche persone che hanno dato colore e sapore alla mia vita. Ci sono per chi merita, ci sono anche per chi ha bisogno di una mano, ma faccio molta attenzione a chi la tendo. Ci sono stati momenti in cui io non sentivo più nemmeno il mio respiro, credetemi… Momenti di buio e di vuoto assoluto… Ma è stato proprio dal buio e dalla notte che sono uscita così… So che forse la durezza che oggi mi accompagna può sembrare eccessiva agli occhi del mondo, ma in fondo chi non mi conosce può pensare ciò che vuole. Chi vuole conoscermi la porta è aperta. Sono diventata una donna spesso intollerante. Intollerante a uomini che pensano che perché sei single da un po’ cadrai con due complimenti ai loro piedi. Intollerante a tutte quelle parole mielose che l’amore stereotipo impone. Intollerante a chi tenta di “Comprarmi”. Intollerante alle bugie, alla poca lealtà, alla mancanza di coerenza e di personalità. Intollerante a chi è convinto di sapere cosa vuole o di cosa ha bisogno una donna, come se fossimo fatte tutte con lo stampino. Intollerante anche ai: “Ciao” di chi non conosco e continua malgrado le non risposte a scrivere comunque. Intollerante a quelli che ti dicono che sei troppo forte, che fai paura e non si sentono uomini, perché non hai bisogno di protezione. Detto così sembrerebbe che io sia diventata intollerante all’uomo in generale, in realtà non è così. Io non cerco nessuno che mi salvi e mi protegga, ma che semplicemente ci sia. Un uomo deve sentirsi uomo a prescindere dalla forza che la donna che sceglie si porta dentro. L’uomo che vorrei non è quello che deve far da scudo alle mie fragilità, ma quello che sa ascoltarle, quello che sa farmi togliere la corazza che per necessità la mia pelle ha scelto di indossare. Io non devo sentirmi donna se protetta, aiutata ecc… IO SONO DONNA a prescindere. Io non voglio essere ricoperta di frasi mielose a me non servono, voglio essere circondata da una sincera presenza. Ad una certa età, quando raggiungi un’indipendenza e una maturità elevata, non è facile adeguarsi all’altro. Soprattutto non sei più disposto a rischiare, a perdere ancora pezzi di te. Non ti serve più avere qualcuno al tuo fianco per forza, ormai sai camminare da sola e anche bene. Questo non significa che non si ha bisogno di nessuno. Io ho bisogno di un amico fidato con cui parlare. Di qualcuno con cui io possa aprirmi nel profondo e lasciar uscire anche le lacrime più intime. Ho bisogno di qualcuno che mi faccia ridere fino a stare male. E avrei anche bisogno di qualcuno da amare e che mi ami. Qualcuno che mi faccia provare ancora quella strana sensazione di essere invincibile che l’amore ti regala. Non è vero che non ho bisogno di nessuno, ho anch’io i miei momenti di solitudine, di paura e di sconforto. Tutto questo però non fa di me una donna che si accontenta, che si lascia trascinare in situazioni che già sono “Fallite” in partenza. Sono una donna che ha imparato a scegliere, che ha imparato a stare con se stessa nei momenti migliori e anche nei momenti peggiori e questo fa di me una di quelle donne che darà quel posto speciale solo a chi saprà amarla come merita, con serenità, senza ferirla e senza imporle niente. Sono una di quelle donne che sceglierà quella persona che saprà guardare dietro la sua durezza, senza crocifiggerla al primo confronto più acceso. Perché sceglierò solo colui che con i giusti tempi darà di nuovo vita a quel meglio che è in me. A tutta la dolcezza e la delicatezza che ho sotterrato. Da sola ho camminato, da sola mi sono difesa, da sola ho lottato e da sola ho imparato a farcela e se questo per alcuni è un motivo per sentirsi meno uomo mi dispiace, credo che abbiate da fare voi un bel lavoro su voi stessi. Io per uomo intendo semplicemente qualcuno che mi tiene la mano non solo nel momento del bisogno, ma sempre. Qualcuno che con rispetto, sincerità divide il suo tempo con me e condivide con me attimi, quotidianità di una vita semplice. Qualcuno che sa assumersi responsabilità senza trovare scuse, giustificazioni ad azioni che non dovrebbero più far parte di un uomo dai tempi del liceo. Non sono stupida, non sono snob e non sono una che crede che come lei non c’è nessuno. Io sono semplicemente una donna che ha sofferto a sufficienza. Ha dato sia in amore e sia nella vita in generale e per questo adesso l’unica strada che vede è quella che le fa mantenere la serenità interiore che ha raggiunto. Solo chi saprà alimentarla e rispettarla potrà far parte della mia vita, magari camminare con me e chissà forse fermarsi anche per sempre nei miei giorni. Tutto questo non è legge e nemmeno una regola di vita. Tutto questo è semplicemente il mio percorso, le mie esperienze e il frutto di esse. Continuo a camminare e sento che da qualche parte in questo strano e vasto mondo, qualcuno sta camminando verso me, con la stessa voglia di incontrare qualcuno che possa donargli di nuovo quei pezzi mancanti che il suo cammino gli ha sottratto. Quando il giusto momento arriverà, le nostre strade si incroceranno, io ne sono certa. Intanto vivo… E ho detto vivo… Non sopravvivo.
NON FA DIFFERENZA NASCERE UOMO O DONNA, MA SAPER CRESCERE INTERIORMENTE E DIVENTARE ADULTI SI! Silvia Nelli ©